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Studiare, impegnarsi, trovare un lavoro, “sistemarsi” per poi non essere così felici come dovremmo.
Questi sembrano quasi dei passi obbligati all’interno della vita di ognuno di noi, passi obbligati verso il successo o la stabilità. Siamo proprio sicuri che sia così? Forse questo non è più il sentiero da percorrere, forse adesso la strada è cambiata ed è il momento di mettere delle scarpe più adatte e studiare nuovi percorsi. Come? Tiziano Tassi, Simone Tornabene e Christian Zoli hanno nuove idee che potrebbero aiutarci ad orientare questo cambio di rotta.
Studiare non basta – Tiziano Tassi
Le regole dei nostri genitori e nonni non valgono più: l’istruzione non è più un viatico certo verso il lavoro. Cosa fare dunque? Sebbene lo studio e la ricerca della conoscenza rimangano elementi necessari, c’è un altro, indispensabile ingrediente per i giovani che puntano al successo professionale.
Il fallimento come vantaggio competitivo – Simone Tornabene
Siamo stati abituati a pensare alla Conoscenza come un oggetto. Accumulabile e trasferibile. Soprattutto: fonte di vantaggio competitivo. Il mondo di oggi pervaso da Internet è però più complesso che mai. E in questo mondo la Conoscenza tende a diventare una commodity: l’informazione è abbondante e diventa in fretta obsoleta. Cosa determina dunque la vittoria nelle sfide odierne? L’approccio che abbiamo a quello che ancora non conosciamo. Quello che non conosciamo (ancora) è più importante di quello che sappiamo. E per approcciare l’ignoto è importante saper fallire. Il modo in cui falliamo è responsabile dei nostri successi.
Quando smettiamo di divertirci – Christian Zoli
Se pensate al divertimento, sicuramente vengono in mente feste, giochi, vacanze, sicuramente non il lavoro. Christian Zoli ci mostra quanto invece sia necessario che divertimento e lavoro non siano più due entità distinte, parallele e intoccabili, ma ben altro, vicine e correlate.
La nostra mente ci inganna, molto spesso quando pensiamo di avere bisogno di una pausa, di una vacanza, invece abbiamo bisogno di questo: di hard fun, di flusso, di cose che ci coinvolgano, che ci impegnino, che ci facciano risolvere problemi. Nel modo giusto. E la domanda del perché tutto questo non funziona ha una risposta, ed è molto semplice: perché le regole sono sbagliate. E quando le regole sono sbagliate c’è solo una soluzione che è quella di cambiarle.
Cambiare prospettiva, sempre
Cambiare le regole del gioco, vedere tutto con occhi diversi, cambiare prospettiva continuamente, questi sono i nuovi “passi obbligati” che ci troviamo a dover fare. Queste le indicazioni che dobbiamo tener ben presenti nel disegnare il nostro cammino verso il successo che deve coincidere con il divertimento, con la felicità.