I libri oltre le pagine: eventi, librerie, community

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Possono i libri diventare un’opportunità di crescita per il territorio?

Qual è la prima cosa che ti viene in mente pensando ad un libro? Le storie che racchiude, o le riflessioni che suscita, per i più romantici. Lo studio e la fatica di comprendere ai tempi del liceo o dell’Università, o l’aggiornamento per restare al passo con alcuni temi determinanti nel nostro settore, a volte, per i più pragmatici. Hai mai pensato ai libri come punto di partenza? Come opportunità?

Andando oltre piacere o formazione, a maggio in Italia (non solo in questo mese) viene fuori un modo diverso di guardare i libri. Maggio, dal 2011, è il mese degli eventi. Eventi culturali che oltre ad avvicinare in maniera diversa persone anche un po’ più scettiche ai libri, danno una spinta ad economia e territorio. Solo in Sicilia si sono organizzati quest’anno più di 900 eventi legati al Maggio dei libri.

Eventi: il libro come uno spettacolo

Il 2011 è anche l’anno in cui Antonella Ferrara, nostra ospite come speaker TEDxSSC, decide di animare le vie di Taormina, proprio attraverso i libri, grazie ad un festival letterario ed internazionale: Taobuk. Concretamente Antonella Ferrara e Taobuk hanno dimostrato in dieci anni che i libri vanno oltre le pagine e le storie, sono delle vere e proprie opportunità, se si apre la mente ad un modo ampio di fare cultura. Nel 2014, sul palco di TEDxSSC, si affermava in maniera convinta:

«La mia idea è che fare cultura significa veicolare una nuova idea di intrattenimento che non si arrenda agli stereotipi della fruizione tradizionale». 

E se anche i lettori in Italia sono pochi (anche se quest’anno pare sia andata leggermente meglio) non sono poche le persone che prendono parte ai Festival, al contrario. Gli eventi che ruotano attorno ai libri riescono ad attirare tanto pubblico da far aprire nuovi alberghi in piccoli paesi della Sardegna. (Se vuoi saperne di più, ecco il talk) E questo ha vari risvolti positivi, spiega Antonella Ferrara: « Abbiamo assistito a folle che erano disposte anche a pagare – perché ricordiamoci molti di questi eventi sono a pagamento – per assistere a tavole rotonde su matematica, fisica, scienze filosofia affollando quindi le piazze e gli stand della città che ospita il festival e contribuendo così a creare un indotto culturale ed economico attorno a quello che è un vero e proprio sistema».

Librerie: libri per creare cooperazione e sviluppo

Se eventi di questo tipo, richiedono mesi di preparazione e accendono città e paesi soprattutto durante il periodo del Festival, ci sono realtà che preparano giorno per giorno il terreno a questi eventi, che coltivano e fanno nascere legami tra persone e storie. Abbiamo avuto il piacere di avere come ospiti due rappresentanti di queste realtà, due libraie, Maria Carmela e Angelica Sciacca. Anche in questo caso, si guarda oltre le pagine, con la forte convinzione di avere un impatto sul territorio: «La libreria è un’attività commerciale, ma è fatta di persone, è fatta di due donne che hanno un’idea precisa di società civile e attorno a quella idea di società civile si sono raccolte lettori, lettrici associazioni LGBTQIA+, associazioni antiracket, associazioni umanitarie». Collaborazione, dignità per le persone, valore alle loro idee e sviluppo sono alcuni dei pilastri che reggono le loro librerie: come avrai intuito, i libri ci sono, ma sono un trampolino per vedere più in là, per creare altro.

«Le nostre librerie creano comunità e se qualcuno un giorno volesse fare della politica culturale un processo volto allo sviluppo non deve mai dimenticare che nelle relazioni c’è la risposta e che i libri servono a porsi delle domande».

Nuove opportunità?

L’ultimo spunto che ti proponiamo parte da alcune riflessioni di Antonella Ferrara del 2014 che forse oggi hanno anche delle nuove risposte. Il tema di quel TEDxSSC era Dall’eccezione alla regola e l’imprenditrice si interrogava su come avvicinare davvero le persone alla lettura: «Un conto è vendere più libri, un conto è stimolare davvero l’abitudine alla lettura e quindi passare dall’eccezione alla regola, da una lettura sporadica a far sì che la lettura sia un’abitudine degli individui». La proposta era andare oltre la «fruizione tradizionale», Maria Carmela e Angelica Sciacca sottolineavano come i social le abbiano aiutate a far crescere il loro progetto. Oggi, sui social, ci sono diversi creator (qui un esempio, ma ce ne sono innumerevoli) che partono dai libri per creare comunità e che contribuiscono, al pari di altre realtà, a far passare l’abitudine di lettura dall’eccezione alla regola. Lo fanno con toni e modi differenti tra loro, accogliendo in modo diverso e comodo ogni tipo di lettore, accompagnandoli alla scoperta di quei mondi racchiusi nelle pagine, consigliandoli con brio e simpatia. È anche nella diversità e pluralità di esperienze che si arricchisce il panorama attorno alla lettura in questi giorni.

Così, pensiamo ai libri anche come slancio per la cultura, come la intende Antonella Ferrara:

«La cultura deve saper fare intrattenimento vero e spettacolo, quindi partire dal libro e dal libro creare intrattenimento»

Non solo intrattenimento, aggiungiamo, anche sviluppo e comunità.  

Buon Maggio dei libri!