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Le città sono come un organismo vivente: cambiano, si evolvono, si adattano ai tempi e alle nostre esigenze. Quali sono gli errori commessi nel passato? Come riqualificare aree degradate e abbandonate? Come proiettare le nostre città e le loro comunità nel futuro?
L’architettura risponde a tutte queste domande concentrandosi non solo sugli edifici, ma anche sugli spazi tra essi: gli spazi pubblici.
“Quando si squalifica lo spazio pubblico, si abbassa automaticamente anche la qualità della vita dei cittadini e delle comunità che in esso vivono”
Intervento pungente ed ironico di James Kunstler sui distastri architettonici dei sobborghi delle città americane, e qualche idea per riqualificarli e riparare agli errori commessi.
“Credo nel fatto che la bellezza sia un servizio pubblico.”
Theaster Gates crede nel potere della bellezza, dell’immaginazione e dell’arte; per questo ha deciso di trasformare il volto del suo quartiere di Chicago, riqualificando edifici abbandonati e trasformandoli in luoghi d’incontro per i suoi abitanti e che potessero attrarre anche nuova gente dalle zone limitrofe.
“Una città deve pensare e avere una prospettiva a lungo termine, la prospettiva del bene comune”
Amanda Burden analizza gli elementi che fanno funzionare una città e la rendono viva: più degli edifici sono importanti gli spazzi pubblici tra essi.
“Il mio sogno è quello di costruire il primo parco sotterraneo al mondo, a New York”
Nipote di italiani emigrati negli USA, Dan Barasch sente di voler contribuire alla sua città come fecero i suoi antenati: nonni e genitori pensavano a costruire edifici, sempre più grandi in altezza e larghezza, la nostra generazione invece dovrebbe riappropriarsi degli spazi già esistenti, immaginando come rendere le nostre comunità più belle e interessanti.